Montecassino - Ormai dormo quanto
Andreotti. Sarà per via della vita da inviato, il continuo cambiare letto e
albergo, per fortuna pagato da qualcun altro. Ieri mi svegliavo a Taranto e
discutevo con E.C. di doping e ciclismo, oggi da solo a Sassano che mi fa
venire in mente Sassari e Salsano, città ed ex-calciatore piccolo della
Sampdoria. Dormo quanto Andreotti e mi sveglio con una bugiarda freschezza che
pagherò nel pomeriggio quando dovrò raccogliere le forze per scrivere questo
diario, ogni giorno rubo un’ora alla notte e mi sveglio pensando ad Andreotti,
è morto Andreotti? Sono stanco e mi capita di non ricordarmi immediatamente se
Giulio sia morto, per diversi minuti, è morto oppure no? Forse l’anno scorso,
ma sono realmente dubbioso, così controllo sul telefonino e Andreotti è morto,
il 6 maggio 2013, è stato un politico, scrittore e giornalista italiano.
Andreotti è stato uno scrittore ma non l’hanno mai inviato al Giro D’Italia,
comunque è morto un anno fa, mi è tornato in mente come una forma di anniversario
a trecentosessantacinque giorni circa dal suo decesso, capita talvolta di non
avere certezze sull’eventuale morte di un personaggio, Andreotti in maglia rosa
che tipo di corridore sarebbe stato, molto probabilmente uno scalatore curvo
sul manubrio, più ragionatore che spettacolare, nemmeno “Il Divo” mi pare
chiarisca questo aspetto ciclistico e politico, Giulio camminava avanti e
indietro nel lungo corridoio della sua casa romana. Ti accorgi che l’insonnia
ha vinto quando ti sorprendi all’alba a controllare su Wikipedia le statistiche
di un centravanti bosniaco per cercare di comprendere se possa essere un buon
investimento per la tua squadra di calcio del cuore, ma torniamo al Giro
d’Italia. L’idea di seguire ogni tappa viaggiando in treno dalla partenza al
traguardo mentre la corsa avviene altrove eppure vicina, mi era parsa subito
intrigante ma non mi aspettavo fosse sufficiente a convincere il direttore del
giornale a pagarmi per seguire la corsa rosa. E’ stato più facile del previsto.
Guido Ceronetti dal 1981 al 1983 girava l’Italia in compagnia esclusiva della
sua raffinata intelligenza e del suo stile sperimentale per dare forma al suo
viaggio in Italia. Anni prima l’aveva fatto Guido Piovene. La settimana scorsa
è arrivato invece in libreria il viaggio in Italia di Napoletano. Cambiano i
tempi. Ma Guido Ceronetti anche lui quando fuori da una stazione ferroviaria di
una città col mare avevo trovato una prima edizione Einaudi del suo viaggio mi
era capitato di pensare: ma è morto Guido Ceronetti? Avevo subito controllato
sul telefonino. No ringraziando il Signore, Guido Ceronetti è vivo. Guido
Ceronetti è vivo, cammina col bastone lungo i marciapiedi di Torino. A
Montecassino si è svolto l’arrivo della sesta tappa del Giro d’Italia. La
maglia rosa ha vinto a sorpresa la gara, non si trattava di Andreotti ma di
Michael Matthews, bravo a battere in salita Wellens e Evans. Ma anche quest’ultimo
può dirsi felice perché capace di guadagnare quasi un minuto sui diretti
avversari in classifica generale: Uran, Morabito, Santaromita, Aru. E due su
Basso e Quintana. Cercando il nuovo albergo di Montecassino ho sperato che la
camera fosse silenziosa e il materasso comodo. Domani si parte da Frosinone per
arrivare a Foligno. Un gran premio della montagna a 1007 metri di altitudine
dopo 28 chilometri, poi qualche saliscendi mai oltre i 650 che potrebbero far
ipotizzare qualche tentativo di fuga, ma pronostico con abbastanza decisione il
gruppo che arriva in volata considerati gli ultimi 25 chilometri completamente
pianeggianti. Per quanto mi riguarda spero di dormire, che Pietro non si svegli
tante volte questa notte, domani torno in libreria e mi aspettano tre o quattro
ore nel mio nuovo ruolo di cassiere. Nei rari tempi morti rifletterò sulla rivalità
Andreotti-Ceronetti, cercherò di comprendere come mai gli italiani coltivino da
sempre l’abitudine di dividersi in fazioni. Questo Giro numero 97 che si
concluderà a Trieste vedrà gioire solamente una delle due parti, mi auguro di
cuore che tocchi allo scrittore torinese mettere in bacheca questo rosa viaggio
in Italia.