Montecopiolo - Secondo qualcuno il Giro
cominciava oggi, secondo altri il Giro tanto è morto da quando hanno fatto
fuori Pantani. Secondo Matteo Renzi chi vota Pd non vota Cgil, secondo Repubblica Biagio Antonacci si è
riscoperto contadino, tra ulivi da potare e vitigni da innestare. Ha imparato a
seguire il ritmo della natura Biagio, con le infradito nere e la chitarra
bianca rossa e verde guarda convinto nella macchina fotografica sullo sfondo
della sua casa di campagna. Ma chiuso il giornale mentre camminavo distratto
verso il lavoro ho intravisto da lontano un compagno di marciapiede puntarmi
con decisione, l’unico, erano le sette di un sabato nel mio quartiere come
sempre disabitato nei fine settimana: parcheggi liberi, automobili già partite
per case al mare o case in montagna, solamente qualcuno che sistema con cura le
mazze da golf nel baule, il sabato mattina nel mio quartiere mentre io vado a
lavorare gli altri sistemano con cura le mazze da golf nel baule, comunque ero
solo sul marciapiede fino a quando questo barbone non decide di puntarmi
continuando a gridare qualcosa che non capisco bene da lontano, starà dicendo a
me? Ma no, sembra più il dialogo urlato di un pazzo, si avvicina a pochi centimetri
e mi assicura “Io, sono un grande scrittore!” poi se ne va, io riapro il
giornale e arrivo alle pagine sportive, stai a vedere che ho incontrato Charles
Bukowski quando non se lo filava nessuno e la sua puzza era insopportabile e
poco di moda, una delle prime cose che mi viene in mente quando penso a Charles
Bukowski è lui che viene chiamato dal direttore della fabbrica di cetrioli per
la quale sgobba che vuole saperne di più del suo essere scrittore, una scena
decisamente comica che al momento non ricordo con precisione perché ho un po’ di coda in cassa.
In ogni caso finito il turno questo pomeriggio potrò perdermi tre eventi
sportivi di un certo rilievo: l’ottava tappa Foligno-Montecopiolo, lo spareggio
per la vittoria del campionato spagnolo Barcellona-Atletico Madrid, la finale
di F.A. Cup Arsenal-Hull City. Pazienza, chissà se Antonacci interromperà un
secondo le sue attività di contadino per seguire almeno uno di questi accadimenti,
secondo Biagio sarebbe bello se i ragazzi nelle scuole studiassero l’agricoltura.
Il Cippo di Carpegna è la montagna dove amava allenarsi Marco Pantani, una
salita aspra fino a 1358 metri e una discesa tecnica con strada stretta. E’ la
prima vera montagna del Giro che anticipa di qualche chilometro il finale di
frazione con ravvicinata doppia ascesa a Villaggio del Lago (1002) e Montecopiolo,
Eremo Madonna del Faggio (1235). I corridori come ogni anno faticavano
inseguiti e incitati da qualche amatore più o meno curiosamente vestito, sul
Carpegna è Arredondo il primo a passare ma poi viene raggiunto e sorpassato da
altri protagonisti che salgono e scendono fino a quando Diego Ulissi a trecento
metri dall’arrivo non trova l’attacco giusto trionfando così per la seconda
volta dopo Viggiano, davanti a Kiserlovski, Kelderman, Quintana ed Evans che
conquista la maglia rosa al posto di Matthews, da buon velocista crollato all’inizio
della prima salita. Io dopo non aver visto la tappa non guardo Barcellona-
Atletico Madrid, non guardo nemmeno Arsenal-Hull City, vengo a sapere al parco
che la squadra di Simenone pareggia 1-1 al Camp Nou portando così a casa la
Liga dopo diciotto stagioni, e che i Gunners di Arsene Wenger vincono finalmente un
trofeo a nove anni dall’ultima volta
grazie ad un sofferto 3-2 sancito a dieci minuti dalla fine del secondo tempo
supplementare dal centrocampista gallese Aaron Ramsey. Quindi ripiego verso
casa in compagnia di Pietro, questa volta i gnocchetti con olio e parmigiano
reggiano risultano graditi, alziamo i rispettivi calici brindando Cin e infine
indossiamo dei pantaloni comodi per tirare qualche bomba con la pallina di
spugna in corridoio. Domani nona tappa: Lugo-Sestola, 172 Km, tre stelle su
cinque di difficoltà secondo la mia guida, secondo me non riuscirò a vederla.