mercoledì 15 novembre 2023

Felice chi è diverso su Real Team TV

 


Su Real Team TV l'intervista a Francesco Savio a proposito di 𝐹𝑒𝑙𝑖𝑐𝑒 𝑐ℎ𝑖 𝑒̀ 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜.

«Cercavo la mia visione. Che diavolo avrei fatto nella vita? Pedalavo e non trovavo una risposta. Sarei diventato come gli altri, rinunciando alle mie aspirazioni per accettare un impiego avvilente, frustrante, senza senso? Per incattivirmi dentro a un sistema che mirava alla creazione di individui produttivi oberati di stress e troppe ore di lavoro, frustrati, portati a sfogarsi sull’altro per respirare male pochi secondi prima di tornare nel proprio personale incubo giornaliero? Oppure, ma non diversamente, avrei trasformato il mio essere poeta in un mestiere senza poesia, in una forma di lotta per emergere e arrivare, sgomitando con altri concorrenti a loro volta non più puri ma inevitabilmente corrotti rispetto al giorno in cui avevano scoperto la grazia di possedere un talento?»


martedì 7 novembre 2023

Felice chi è diverso alla Libreria Palomar

 


Questa bella locandina. 

Perché venerdì 17 novembre presenterò "Felice chi è diverso" alla libreria Palomar di Bergamo, in via Angelo Maj 10. 

Con me ci saranno il libraio e poeta Stefano Calafiore, le libraie Valentina e Gaia. 

Vi aspettiamo. 

venerdì 27 ottobre 2023

Non è da tutti essere felicemente diversi


Una recensione di Valerio Di Donato:

"Un libraio colto, ironico, d'animo tollerante e spirito intransigente, con due passioni travolgenti: la lettura e la scrittura. Ogni momento è buono per appuntare un pensiero, assorbire una pagina, immaginare uno scenario. Soprattutto quando è in treno, tutti i giorni, per recarsi al lavoro nell'effervescente metropoli, e osserva la varia umanità che lo circonda. Scoprendo la felicità di sentirsi ed essere diverso. Con questo romanzo, lo scrittore bresciano Francesco Savio sa farci riflettere sulla vita e la società d'oggi, con tutte le sue contraddizioni, i falsi miti, le mode fatue, l'inutile corsa ad "avere" sempre di più. Mettendoci in guardia dal rischio che corriamo di una generale involuzione civile e invitandoci ad apprezzare, invece, la bellezza della natura e il valore di una cultura di qualità. Da salvaguardare entrambe".

(Qui la versione integrale).

martedì 24 ottobre 2023

Felice chi è diverso alla Libreria Muratori



"Felice chi è diverso" alla Libreria Muratori

A Capriolo (BS), in via Bremola 20 ("A dieci minuti dal Lago d'Iseo, a pochi passi dal regno bollicinesco della Franciacorta, incastonata tra un Brico Center, un Burger King e un Conad").

Giovedì 26 ottobre, ore 21.

martedì 17 ottobre 2023

Felice chi è diverso, una recensione ferroviaria


"In un racconto circolare, che segue il filo del pensiero, tagliente e poetico a un tempo, si dice della vita di un libraio, del suo mondo di dentro e della bellezza e del peso di quello fuori. Si dice del lavoro, della sua qualità o scadenza, e delle sue pretese a succhiare ogni minuto presente della vita - perché in quelli liberi che ti restano, sei così stanco da non riuscire nemmeno a pensare. 
Si dice della letteratura e del suo sostenerci e nell’essere scheletro e armatura delle nostre vite (la sua e la mia di sicuro). 
Si dice del non arrivare a fine mese e della paura.
E tutto questo lo si dice così bene da far quasi male".

(Anna Livia Plurabelle)

venerdì 1 settembre 2023

Felice chi è diverso


«Guardavo all’alba via Monteplano. Da ragazzo ci venivo spesso in bicicletta perché mi sembrava che la piccola città finisse qui, oltre la curva, dopo aver percorso l’ultimo rettilineo che portava all’inizio della collina dei sogni. Cercavo la mia visione. Che diavolo avrei fatto nella vita? Pedalavo e non trovavo una risposta. Sarei diventato come gli altri, rinunciando alle mie aspirazioni per accettare un impiego avvilente, frustrante, senza senso? Per incattivirmi all’interno di un sistema che mirava alla creazione di individui produttivi oberati di stress e troppe ore di lavoro, frustrati, portati a sfogarsi sull’altro per respirare male pochi secondi prima di tornare nel proprio personale incubo giornaliero? Oppure, ma non diversamente, avrei trasformato il mio essere poeta in un mestiere senza poesia, in una forma di lotta per emergere e arrivare, sgomitando con altri concorrenti a loro volta non più puri ma inevitabilmente corrotti rispetto al giorno in cui avevano scoperto la grazia di possedere un talento? No, avevo solo una vita. Nel dubbio, tuttavia, mi alzavo sul sellino e arrivavo in fondo a via Monteplano lasciando la collina alla mia sinistra, fino a quando la facciata di una chiesa, anticipata da un piazzale abbracciato da un doppio splendido filare di pioppi, m’invitava a superarla lungo la strada stretta e a proseguire senza voltarmi indietro. Ed eccola, la mia visione. Non l’avrei tradita.»


[Felice chi è diverso, in libreria dal 15 settembre]