
Successivamente mi sono imposto con “Tu no” di Piero Ciampi, la pioggia mi picchiava in testa, ma io restavo con le braccia conserte, forse per difendermi dal pubblico.
Quindi ho trionfato con “L’animale” di Franco Battiato, indossavo gli occhiali da sole perché le luci mi hanno sempre dato fastidio.
Infine, ma solo perché non volevo consumare troppa acqua, ho raggiunto il gradino più alto del podio con “Sempre e per sempre”, di Francesco De Gregori. Poi mi sono messo l’accappatoio.