Il calcio non è più quello di una volta, capita spesso di sentire. Si può essere d'accordo oppure no, come quelle altre cose di una volta che oggi non lo sono più, ma una cosa è certa: le maglie delle squadre non sono più quelle di una volta. Su questo non transigo, e se qualcuno non la pensa come me, allora basta amico, io e te abbiamo chiuso. Sì, ce l'ho proprio con te, che hai appena speso 70 euro per acquistare la nuova maglia della tua squadra del cuore, magari solo perché è cambiato lo sponsor. Ma non ti accorgi che ti hanno rapinato? Di che tessuto e'?? Te ne rendi conto?? Quando la metterai?? E poi perché andare in giro a fare l'uomo sandwich per una marca di gomme, per una di trattori, per un'agenzia di scommesse?
Amico, levati quella maglia, come se avessi fatto un gol, e buttala nel cestino. Dagli errori s'impara, e l'arbitro non ti ammonirà. Prendi la metropolitana, il tram, o meglio comincia a camminare fino a corso Buenos Aires, Milano. Fermati al numero 51 e spia nel cortile interno. Troverai Nostalgica, un negozio dove le maglie sono ancora di cotone, dove se vuoi puoi fare finta di essere Cruijff, Zoff, Rivera.
Ci sono poche cose che mi rilassano e mi fanno felice come prendere una maglia da Nostalgica. Oggi ad esempio sono diventato Paolo Rossi, perché al Mondiale non manca poi così tanto.