“Da sei mesi, fino all’altro ieri, sono stato in cura. Avevo dei disturbi, leggeri ma noiosi, soprattutto perché non si capiva di che si trattava. Non dipendeva dal cuore, non dipendeva dalla pressione, non dipendeva da nulla. E d’improvviso, è stata una folgorazione, la diagnosi è balzata davanti agli occhi con l’evidenza delle cose di natura. Ero ammalato di sedia e di scrittoio. Andar dietro al Giro è la medicina più sicura. Già al solo pensiero, mi è passato come d’incanto il mal di capo.”
Vasco Pratolini
Vasco Pratolini