domenica 31 marzo 2013

Finalmente domenica! (32)


Dopo dicono che in libreria non succede mai niente. Mi chiama una collega bionda e dice: "Francesco, guarda che c’è il Papa nel montacarichi..." Mollo quello che sto facendo e preoccupato mi dirigo verso l'elevatore. Quale dei due? E cosa ci fa il Pontefice nel montacarichi? L'hanno ammazzato i ragazzi del magazzino? Da un certo punto di vista meglio il vecchio del nuovo, il vecchio ha fatto il suo corso e si è ritirato in campagna a scrivere libri come un artista qualsiasi, certo invece per l'audience della libreria sarebbe meglio che il Papa nel montacarichi fosse piuttosto Bergoglio, ma vivo o morto? Morto sarebbe per l'eternità, sublime coincidenza pasquale, anche tra qualche anno: "Andiamo a fare un salto alla libreria di Piazza Piemonte, ma sì dove hanno trovato il Papa morto nel montacarichi qualche anno fa, il cadavere l’ha scoperto quel libraio là…” Eccomi buonasera turisti radio televisioni di tutto il mondo, lasciate che vi racconti come andarono davvero le cose. Vivo comunque mi andrebbe bene lo stesso: ecco Papa Francesco uscire dal montacarichi e aiutare con la consueta umiltà, forse sospetta, il dipendente Francesco a togliere il bollino dai libri che non sono più in promozione, oppure aiutare i librai nel servizio clienti: "Posso chiedere a lei Francesco per sapere se avete 1492, di Felipe Fernandez-Armesto?" Volentieri, ma intende me o il mio nuovo collega Bergoglio?

Invece si tratta del nuovo libro di o su Papa Francesco, nel montacarichi, il quinto in cinque giorni, peraltro sempre con la stessa fotografia lui che saluta, in uno scatto è vero la mano risulta mossa, ma sai che differenza, copertine bianche, l'argentino che saluta, che fantasia. A forza di spinte tutti questi libri l'hanno buttato giù Joseph Ratzinger anche dallo scaffale in alto delle novità di Religione fino a relegarlo in quelli inferiori in compagnia di altri specialisti della pubblicazione spirituale a ripetizione come Don Gallo, Enzo Bianchi e Paolo Brosio. Che in definitiva io al pur talvolta interessante reparto di Religione preferisco di gran lunga quello di Storia o Filosofia, Storia in particolare mi piace posizionare correttamente i volumi a seconda delle epoche, fermarmi qualche secondo (ho detto qualche secondo) a guardare le copertine e spiare rapidamente le quarte, questa di 1492 ad esempio che bella copertina è? e quanti libri m'interessano, ma quanto tempo mi servirebbe per leggerli tutti: John Mack Storia del mare, John Keegan La maschera del comando e Il volto della battaglia, Leonardo Benevolo La città nella storia d'Europa, Jill Jonnes Storia della Tour Eiffel. Ecco resterò sempre vivo fino a quando conserverò questa curiosità, penso quando mi sfiora la malinconia, morirò senza aver letto tutto quello che voglio, ma cosa possiamo farci. Il miracolo è non farsi male ogni giorno, mi è venuto in mente quando purtroppo hanno investito Paolo Nori questa settimana, davanti allo scaffale di Storia, passano giorni che sembrano uguali e poi invece capita un mattino che trovi il Papa nel montacarichi, e va bene vado a chiamarlo io.