venerdì 20 luglio 2018

Ieri Ronaldo ha detto che: mio figlio e Annie Dillard (4)



Non vedevo mio figlio da due giorni. È entrato dalla porta e ha gridato:
- Hey papà, ma è vero che il mondo potrebbe essere il sogno di qualcuno?
- E questo chi te l'ha detto?
- Nessuno. L'ho pensato io.
- Ah, è un pensiero bellissimo. E credo che sì, il mondo potrebbe essere il sogno di qualcuno.
- Ma di chi?
- Questo non lo so. Adesso però vieni con me, che ti presento una persona. 
Gli ho preso la mano, abbiamo percorso il corridoio. In fondo a sinistra il soggiorno, seduto sul divano rosso Cristiano Ronaldo.
- Papà! Ma è Cristiano Ronaldo!
- Esatto.
- E che ci fa qui?
- Vive con noi.
- E dove dorme?
- Sul divano.
- Ma per sempre?
- Questo non lo so. Poi si dovrà anche allenare.
Ronaldo si è alzato, ha stretto la mano a Pietro che gli ha proposto immediatamente di giocare a pallina. Cristiano non aspettava altro. 
Si sono messi così a fare  le rovesciate sul parquet, le stesse che Pietro in casa o al parco esegue quasi ogni giorno per poi chiedermi ossessivamente:
- Era bella? Era bella?
Era bella. Erano belle. Tanto che, osservandoli attentamente dopo una preziosa e stancante giornata di lavoro in libreria, mi sono messo a pensare a quell'istante lontano in cui rovesciavo pure io tutti i pomeriggi, senza farmi male mai, colpendo di collo il pallone verso la porta. Cosa c'era di più bello?