mercoledì 22 agosto 2018

Ieri Ronaldo ha detto che: John Updike e il tandem (18)


- John Updike,
ha detto ieri Ronaldo mentre per una serie di imprevedibili circostanze ci trovavamo nel bel parco antistante la curva nord del vecchio stadio Mario Rigamonti nel quartiere di Mompiano, Brescia. Un uomo e una donna, indivisibili anche nel loro momento ciclistico, pedalavano insieme girando attorno alla pista delimitante il grande prato circondato dagli alberi, e Cristiano non riusciva a trattenere il suo disappunto per chi sceglieva di utilizzare una sola bicicletta, seppur doppia, anche quando si era in due:
- Poche cose uccidono la vita di coppia come l'utilizzo del tandem. Io e Georgina infatti non lo usiamo mai. E John Updike probabilmente la pensa come noi.
Mi sono trovato d'accordo con Ronaldo (in merito all'utilizzo del tandem, su John Updike) e considerato che eravamo a pochi passi dal Rigamonti, gli ho raccontato della prima volta che ho visto la Juventus dal vivo: era l'11 gennaio del 1987, aveva nevicato molto, il pallone era arancione, non avevo ancora letto Coppie e a dirla tutta nulla dello scrittore americano talmente alto da apparire un coniglio improbabile.
- L'ho sempre pensato pure io, Cristiano. Meglio che ognuno pedali in sella alla propria bicicletta. Che almeno nell'istante sportivo possa esserci una parziale solitudine, all'interno dell'essere coppia.
Ci siamo però stufati di chiacchierare di coppie e del niente, e stavo quasi pensando di far visitare a Ronaldo il vicino oratorio dove da ragazzini avevano giocato Roberto De Zerbi e Mario Balotelli. Per via dei tre campi di calcio di differenti dimensioni, andiamoli a vedere, due tiri magari possiamo anche farli.
Ho detto a Cristiano:
- Lo sai che su quei campi hanno giocato anche...
Ma Ronaldo già non mi ascoltava più. Immerso ormai profondamente nella poetica di John Updike, al punto di non accorgersi quasi dell'elicottero in atterraggio sul prato del parco, pronto a portarlo sul lago di Garda per una meritata giornata di relax da trascorrere in compagnia della famiglia; osservava con attenzione un punto lontano scuro, in leggero movimento tra i fili d'erba. 
- Guarda là, eccolo, è un coniglio.