domenica 7 ottobre 2012

Finalmente domenica! (7)


La mia vita è una vita come tutte le altre. Si rassomigliano tutte. Le vite d’oggi, naturalmente. Ne parlavo a quel curato convinto che tenere un diario l’avrebbe aiutato a fissare il suo pensiero il quale fuggiva sempre nei rari momenti in cui poteva riflettere un poco. Ma quando si metteva a scrivere, invece che proseguire la sua conversazione con Dio si trovava a fissare sulla carta proprio quei mille fastidi quotidiani che avrebbe preferito ogni volta dimenticare.
Così alla fine di ogni settimana, mi volto all’indietro cercando di stare nei 7 giorni per fermare almeno qualcosa del tutto che va e questa settimana ricordo che sono arrivato al lavoro mercoledì e ho trovato sul tavolo i due quotidiani del giorno prima abbandonati dai clienti giornalieri sulle poltrone nere della lettura o dell’addormentamento saggistico, e ho quindi potuto apprendere casualmente (per differenti motivi non compro più giornali, non guardo più la televisione e non ascolto nemmeno la radio) che Aldo Busi aveva pronto un nuovo romanzo che né Mondadori né Giunti se la sentivano (per differenti motivi) di pubblicare. El especialista de Barcelona, il titolo, niente a che vedere con Messi o Guardiola e il Barcellona presumo, roba comunque del valore di 200 mila euro secondo l’articolo ma soprattutto testo composto da circa 38 mila vocaboli lessemi stranieri esclusi, in base al calcolo dell’insegnate e giornalista di Calcinato Flavio Marcolini. Inizialmente ho pensato allora di chiamare l’editore con il quale collaboro e dirgli hey, ma se lo facessimo noi, il nuovo romanzo di Busi? 200 mila euro sono una bella somma d’accordo, ma Busi che pubblica Feltrinelli garantirebbe probabilmente il ritorno necessario, oltre al privilegio di aggiungere al catalogo di via Andegari la nuova opera di uno dei più grandi scrittori italiani del novecento. Per convincere l’editore avrei poi aggiunto in fondo dai, 200 mila euro sono 100 mila euro in meno del prezzo con cui Andrea Barzagli è passato dal Wolsfburg alla Juventus un paio d’anni fa, e il rendimento del bravo difensore nel biennio è sotto gli occhi di tutti. Ma poi mi sono detto, anzi ricordato, guarda che tu Savio non conti un bel niente, ma cosa consigli, anche per scherzare, e sono rimasto di conseguenza al mio posto a chiacchierare col curato di campagna. In libreria, è arrivata una ragazza che sfogliava l’Ipad alla ricerca di buoni libri e quando mi ha interrogato io allora gli ho dato Gelo di Thomas Bernhard e Sopra eroi e tombe di Ernesto Sabato. E’ andata via contenta, affatto preoccupata dall’edizione Einaudi dei due capolavori in questione, l’affascinante ma economicamente soffocante “Lettura”, cioè in media dai 22 euro in su. Poi è arrivata un’altra signora indecisa tra i miei consigli e l’ultimo Campiello così andava al sicuro, le ho dato buone indicazioni in relazione alle sue passioni, ma la sicurezza del Campiello alla fine l’ha confortata maggiormente e allora ha preso l’ultimo Campiello e mi ha detto grazie ma prendo l’ultimo Campiello così vado sul sicuro con l’ultimo Campiello lei si ricorda il titolo? e io ho pensato fai un po’ quello che vuoi peggio per te questo è l’ultimo Campiello, certi ragionamenti e maggioritarie sicurezze io non li capirò, mai, stai a vedere che la giuria del Campiello ne sa più di me.
Nel tardo pomeriggio infine a casa, mentre Pietro rideva dei suoi nove mesi e io valutavo l’impatto sulla mia inverosimile esistenza di una pressoché costante stanchezza enciclopedica, mi sono scoperto a meditare il ritiro da più aspetti di codesta vita, arrivando alla facile conclusione che essa in ogni caso sarebbe proseguita senza badarci poi tanto. E allora ho riaperto il Diario di un curato di campagna che nella vecchia edizione San Paolo privata della brutta sovracopertina sfoggia per fortuna uno splendido bianco quasi papale ma direi più da White Album dei Beatles seppur con titolo in oro e numero 3 sul profilo e ho cominciato a leggere il secondo capitolo, ma che noia, fino a quando Pietro non mi ha chiesto perché a Brescia ancora nessuno abbia pensato di erigere in una delle piazze principali una statua ecco magari non equestre raffigurante Aldo Busi da Montichiari, autore della recente e trentottesimaesima opera El especialista de Barcelona. Difficile risponderti, caro Pietro, lo comprenderai crescendo. Del resto molti bresciani non capisci neanche che lavoro fanno.