Così Ronaldo ha detto:
- Fammi
ridere, quindi davvero tu sei figlio di materassai?
Io gli ho
detto:
- Sì, sono
figlio di materassai.
Lui:
- Ma scusa,
non ti conveniva essere figlio di operai?
Io:
- Forse.
Avrei avuto di certo un fascino letterario maggiore. Ma mio padre era fissato
con i materassi, cosa ci vuoi fare. E aveva le sue ragioni, era bravo, tanto
che Pier Paolo Pasolini veniva da Casarsa della Delizia per farsi fare i
materassi da lui, Aldo Busi partiva in bicicletta da Montichiari per farsi fare
i materassi da lui, e poi li trasportava Barbino sulla schiena pensando ai suoi
futuri romanzi incandescenti, popolari.
- Davvero?
- No. Ti sto
prendendo in giro Cristiano, svegliati che non hai ancora marcato un gol. Era
per dire, della differenza tra operai e materassai. In termini poetici. L'operaio
ha sempre potuto contare su una speciale dimensione letteraria, mi viene in
mente forse a torto una poesia di Sandro Penna, e cento altri. Ma noi
materassai? Nulla, poco. Al massimo quella consolazione domenicale, sperando in
una vittoria dell'Atletico Madrid. Questa non la capiranno tutti. Comunque,
Pier Paolo Pasolini e Aldo Busi entravano nel negozio in cui mio padre cuciva i
materassi. Io gli chiedevo:
- Papà, ma
questi due?
Guerrino però
non rispondeva quasi mai. Oppure aggiungeva:
- Bambino,
hai visto in giro un po' di retorica anche per noi materassai, uguale o simile
a quella utilizzata nei confronti degli operai da chi in fabbrica non c'è mai
stato nemmeno per il suono di una sirena?
- No papà,
niente da segnalare.
Così restavo
da solo a pensare, questi due in negozio, chissà chi sono.
- Ma tornando
alla questione degli operai -
ha detto Cristiano Ronaldo abbracciato alla sua Georgina disteso sopra una barca a dire il vero un poco stretta
- Adesso la cosa che mi sorprende della maggioranza di voi italiani è che venite in libreria al galoppo a chiedere "Lo straniero", non di Albert Camus, mentre sarebbe molto meglio se voi italiani correste tra gli scaffali a chiedere il romanzo perfetto dello scrittore di Mondovi, no?
ha detto Cristiano Ronaldo abbracciato alla sua Georgina disteso sopra una barca a dire il vero un poco stretta
- Adesso la cosa che mi sorprende della maggioranza di voi italiani è che venite in libreria al galoppo a chiedere "Lo straniero", non di Albert Camus, mentre sarebbe molto meglio se voi italiani correste tra gli scaffali a chiedere il romanzo perfetto dello scrittore di Mondovi, no?
- Siamo
d'accordo Cris. Ma sono i tempi che viviamo. Liberati dall'abbraccio di
Georgina e ripeti con me:
"Oggi la
mamma è morta. O forse ieri, non so".
E poi
tuffiamoci nel mare, che anche questo brutto periodo passerà.