lunedì 15 giugno 2009

Le ore


Le ore in cui non c’era erano quelle che preferiva. Le ore in cui non avrebbe dovuto esserci, le ore quando gli era capitato di alzarsi presto, prima della sveglia, e si trovava ad esistere in una maggiorazione di minuti solitamente non disponibili. Le ore che in genere aveva trascorso dormendo. Ogni cambio di programma che regalava al tempo una dimensione del tutto nuova e splendente, come quando sarebbe dovuto andare a scuola, e invece no. Come quando alzandosi presto, prima della sveglia, si era fermato ad osservarsi con le braccia stranamente alzate, nel sogno turbolento, nell’attesa inconsapevole di un suono fastidioso che avrebbe sancito l’inizio delle ore in cui avrebbe cominciato ad esserci.