lunedì 13 maggio 2013

Finalmente domenica! (38)


Ero a Lavagna in piazza non me lo ricordo. Ma sì, quella dopo il sottopassaggio di fronte al mare, no non quella del parcheggio, l'altra. Che a essere precisi non è proprio di fronte al mare, tra il mare e la piazza dov'ero ci sono appunto i binari della ferrovia, il parcheggio e il lungomare comunque ero lì, seduto su una panchina fuori dall'edicola perché cosa c'è di più bello che comprare un giornale al mare, ero lì con Pietro arriva una ragazzina avrà avuto otto anni in più di lui ovvero circa nove e mi fa:

"Ciao, lui come si chiama?"
"Pietro".
"Andate anche voi in spiaggia?"
"Credo di sì, tra poco".
"Voi avete la barca?"
"No, siamo senza".
"Noi invece ce l'abbiamo".
"Bene, bello".
"Allora come siete qui?"
"In una casa".
"La casa è vostra?"
"No, in affitto".
"Ah".

Di avere una barca poco m'importa in realtà, dondolare di continuo non m'interessa, e poi ci sarebbe anche da guidarla, faccio già troppi chilometri in automobile. Una casa al mare invece non mi dispiacerebbe affatto, in ogni caso mi piace molto scendere dall'appartamento in via dei Devoti, siamo in affitto, superare la bandiera del Genoa che il simpatico proprietario lascia sventolare sul balcone, attraversare la strada e ritrovarmi al porto turistico, dove quelli che hanno la barca la tengono ormeggiata, ci sarà pure quella della nostra amica di nove anni. Poi proseguire il passeggio tentando di convincere Pietro a scegliere la mia direzione, non sempre facile da quando ha cominciato a camminare, fino ad arrivare alla piazza di cui non ricordo il nome, entrare in edicola e comprare Tuttosport, se non lo prendo questi giorni che la Juventus ha vinto il trentunesimo scudetto quando lo compro, degli altri quotidiani non m'importa più nulla ringraziando il Signore, l'unica arma rivoluzionaria del buon italiano mi pare sia non leggere più i giornali, non guardare la televisione e studiare solamente buoni libri. Peccato comunque fermarsi a Tuttosport, perché mi dicono su Repubblica Roberto Saviano si scaglia contro i bulli di Twitter, ah che tema coinvolgente e vicino ai problemi reali della gente, del resto incastrato in una bolla milionaria come ricordarseli i problemi reali della gente, vale per lui e per tanti altri, siamo in molti in fondo e lontani dal loro mondo, senza bolla e senza barca. Tuttavia sopravviviamo, con miseri stipendi oppure senza lavoro, la nostra felicità è nascosta in prodigi incomprensibili ai benestanti, vai a vedere che alla fine i fortunati siamo noi.

Dopo la piazza, davanti il mare all'indietro una via che porta a piazza Gugliemo Marconi, questa me la ricordo, preludio magnifico (parte in erba, parte in pietra) a una basilica consolante nella sua eternità, e allora si tratta di ascenderla lentamente con Pietro e pallina questa piazza che è una salita, all'insegna di un Tiki-taka Savio in zona ligure approdare alla scalinata con due leoni di marmo ai lati, salutarli nell'arrampicata, siamo sopra Lavagna, sotto ci sono i portici, una libreria di usato che quasi mi spingeva all'acquisto di cinque fascicoli-replica degli Album di figurine Panini a un euro l'uno, ma erano dal 1976 al 1980 e ho pensato, ero troppo piccolo non avrebbero fatto affiorare nessun tipo di ricordo, meglio allora scendere i gradini uno alla volta e fare finta di niente, risparmiare cinque euro per poi spenderle in focaccia o pasticcini, quindi puntare al lungomare nonostante il vento forte e Pietro che non tiene il cappello per il sole, quattro giorni al mare e chi ha più voglia di ritornare.