lunedì 6 maggio 2013

Finalmente domenica! (37)


Sono diventato campione d’Italia appena dopo la curva di Bergamo, non che prima non lo fossi, ero già campione prima di girare, ma ho fatto la curva in autostrada e il radiocronista ha detto è finita, la Juventus è campione d’Italia per la seconda volta consecutiva, la Juventus conquista il suo ventinovesimo scudetto, e io ho pensato ma senti ‘sto scemo probabilmente assunto per raccomandazione, lui ha detto non sono stato assunto per raccomandazione, ecco però è comparso al centro del campo un enorme scudetto con scritto dentro 31, questa storia non finirà mai, io gli ho detto ma certo che non finirà mai, fino a quando continuerete a parlarne, un’analisi tecnica vuoi farmela? Hai mai giocato una partita di pallone giornalettaio dai ragionamenti semplici e più comodi? Ti sei mai informato leggendo altro rispetto ai quotidiani dove lavorano padri di giornalisti, figli di giornalisti, nipoti di giornalisti che preparano il terreno in redazione per l’arrivo di altri parenti pronti a scrivere articoli che leggeranno e commenteranno solo loro, come ad un pranzo tipografico di natale ripetuto tutti i giorni?

Comunque ero dopo la curva di Bergamo, guidando ho annunciato a Marta e a Pietro sul sedile posteriore: “Sentito? Siamo campioni d’Italia…” Marta ha detto di già? Quindi le ultime partite non le giocano? Pietro ha detto Deddede, Io sì come l’anno scorso, no le ultime partite le giocano lo stesso, se le vinciamo tutte facciamo 92 punti e sarebbe un altro piacevole record, Deddede, Marta ha detto allora arriva Ibrahimovic cosa ne pensi?, talvolta mi sorprende, il giorno precedente sapeva tutto della conferenza stampa in cui Conte aveva chiesto rinforzi per proseguire il suo magnifico lavoro, Io tornando a Ibrahimovic è difficile ma se viene mi fa piacere, non è bello vendere i giocatori il giorno che hanno vinto il campionato ma cediamo Vucinic al Manchester United e prendiamo Ibrahimovic, il nodo non è il costo del cartellino  ma l’ingaggio, 14 milioni di euro all’anno, e pensare che noi dal 10 giugno saremo in contratto di solidarietà, lei mi ha detto ma non può abbassarselo l’ingaggio? Io le ho detto stiamo lavorando su questo ma non è facile, si tratta di spalmare, come forse sai la mia rosa di attaccanti per la Juventus del prossimo anno sarebbe Ibrahimovic, Llorente, Higuain, Vucinic e Quagliarella. Ma Vucinic non hai detto che lo vendi? Infatti, ma speravo non te ne accorgessi confondendolo con Zlatan in virtù del simil cognome, allora diciamo che lo sacrifico per Ibrahimovic perché lo svedese è un Vucinic che fa anche trenta goal a stagione, in caso togliamo Mirko dalla nostra rosa e pensiamo a qualcun altro, quel Beltrame che gioca nella squadra Primavera non mi dispiace, ma meglio prestarlo, allora facciamo Diamanti che calcia bene punizioni e angoli.

Dopo la curva la strada è tornata diritta, al mattino mi ero svegliato alle cinque, in piedi per in piedi avevo deciso di correggere per la penultima volta gli ultimi due capitoli del mio romanzetto in uscita a settembre, ma pensavo pure al fastidio che da tempo provo per certi scrittori campioni di Tweet relativi al loro libro in uscita, al loro libro presentato con, al loro libro recensito da, nauseante, capisco una volta ma dieci al giorno, smettetela e non rompete le balle alla gente, contenete il vostro ego non provate un minimo di vergogna? Finirà anche l’era dell’autopromozione internautica, finirà la moda sedentaria dei viaggi immaginari e delle masturbazioni, ho sonno guido e sono campione d’Italia, ma vorrei solamente dormire, l’altra notte ho sognato una guerra civile tra italiani, tiravano fuori vecchi cavalli dai garage, galoppavano davanti alle gelaterie e c’era un grande caos lungo le strade, Pier Paolo Pasolini sulla spiaggia ricordava a tutti io ve l’avevo detto: “Il vero fascismo è questo potere della civiltà dei consumi che sta distruggendo l’Italia, e questa cosa è avvenuta talmente rapidamente che in fondo non ce ne siamo resi conto, è avvenuta in questi ultimi dieci anni, è stato una specie di incubo in cui abbiamo visto l’Italia intorno a noi sparire, e adesso risvegliandoci forse da quest’incubo e guardandoci intorno ci accorgiamo che non c’è più niente da fare”. L’altra notte ho sognato una sana guerra civile, ma poi mi sono svegliato erano le cinque del mattino e invece non erano stati gli italiani a tirare fuori i cavalli dai garage ma viceversa.