lunedì 27 agosto 2012

Finalmente domenica! (1)

Quante cose da dire, oggi, che è la prima di campionato. Ieri ho letto sul Foglio Giuliano Ferrara ringraziare Ezio Mauro per aver risposto a una domanda, cosa che ha consentito al direttore di Repubblica di prendere le distanze dal principale quotidiano di destra in Italia, il Fatto Quotidiano e dal suo principe fondatore e Junio Valerio Borghese: Marco Travaglio.
Però, hanno anche tolto sette titoli del Tour de France a Lance Armstrong, e questo accadimento americano per la prima volta me lo ha reso simpatico e forse idolo il texano, meno corrotto lui, che i vertici di un sistema anti-doping mondiale buono a chiudere occhi quando serve, e a vendicarsi senza prove quando lo ritiene opportuno, a carriera terminata, presunta giustizia sportiva invero marcia, non solo da noi in Italia.
Ma oggi dicevo inizia il campionato, in realtà ieri. Non fidatevi dei grotteschi quotidiani sportivi che troverete in edicola pronti a “regalarvi” la guida migliore alla Serie A, quella più bella (oltre alla mia e a quelle dei miei amici di Quasi Rete, chiaro) l’hanno scritta Francesco Marinelli e Giovanni Zagni per Il Post e la trovate gratis, in internet.
Ieri sera allora mi sono recato invece a Deutschnofen (Nova Ponente) nella speranza che al ristorante Sportcenter in Forastrasse facessero vedere Juventus-Parma e non Stoccarda-Wolsburg. Lì i proprietari tengono al Bayern Monaco, almeno padre e figlio che adottano posture simili tra i tavoli e da quello ho capito la prima volta che erano padre e figlio, in particolare da come mettevano in tasca la macchinetta elettronica per registrare le ordinazioni. Comunque, ieri allo Sportcenter avevano come al solito le magliette e le bandiere rosse e bianche bavaresi attaccate con le puntine al bel soffitto di legno vicino all’enorme televisore. Più lontane nell’angolo ce n’erano pure un paio dello Schalke 04, ma il loro essere così defilate qualcosa voleva pur dire. Mi sono presentato e ho detto buonasera padre e figlio, non so se vi ricordate ma ero stato qui da voi anche in aprile e mi avevate fatto vedere Cesena-Juventus che non interessava a nessuno qui nel Tirolo del sud eppure avevate acceso il televisore solo per me e l’avevo apprezzato. Aveva segnato Borriello che poi era corso ad abbracciare Conte che aveva continuato a farlo giocare per diverse partite anche quando tutti gli altri dicevano basta, non ne possiamo più. Poi allo stadio di Milano qualcuno gridava che il Cesena aveva pareggiato ma io fissavo lo schermo in montagna e dicevo impossibile qui il risultato è ancora 0-1 e non è probabile che ci sia così tanta differenza di segnale tra Lombardia e Alto Adige.
Così anche stasera padre e figlio mi hanno fatto vedere la partita italiana, resa più sublime dall’assenza del consueto logorante commento italiano, io ho bevuto una Weihenstephan che è la birra più antica del mondo dal 1040 (älteste Brauerei der Welt) e mi sono ricordato che nel pomeriggio ero a duemila metri a passeggiare con Marta e Pietro e mentre noi avanzavamo nel vento gli alberi parevano stare più immobili del normale ed avevo pensato che il fenomeno fosse da attribuire alla diversa pesantezza dell’aria o a qualche forma di breve spiritualità.
Quindi Juventus-Parma è finita due a zero con goal da centravanti di Lichsteiner su assist del migliore in campo Asamoah e raddoppio del saggio barbuto Pirlo su punizione geniale e rasoterra, mentre Stoccarda-Wolsfburg è stata decisa dal verde Dost al 90’ dopo che il rosso Ibisevic aveva sbagliato un rigore all’88’.
In definitiva sono tornato a casa lungo le curve tirolesi al buio e ho trovato nel letto Pietro che dormiva girato su un fianco e mi faceva ridere perché voi non so se ce l’avete presente ma uno di sette mesi che dorme su un fianco fa ridere perché ha le spalle strette e piccole visto da dietro, soprattutto, e viene voglia di dargli un colpetto sulla spalla e chiedergli scusi, cerchi di dormire per favore domani mattina almeno fino alle otto, buonanotte.