martedì 17 ottobre 2023

Felice chi è diverso, una recensione ferroviaria


"In un racconto circolare, che segue il filo del pensiero, tagliente e poetico a un tempo, si dice della vita di un libraio, del suo mondo di dentro e della bellezza e del peso di quello fuori. Si dice del lavoro, della sua qualità o scadenza, e delle sue pretese a succhiare ogni minuto presente della vita - perché in quelli liberi che ti restano, sei così stanco da non riuscire nemmeno a pensare. 
Si dice della letteratura e del suo sostenerci e nell’essere scheletro e armatura delle nostre vite (la sua e la mia di sicuro). 
Si dice del non arrivare a fine mese e della paura.
E tutto questo lo si dice così bene da far quasi male".

(Anna Livia Plurabelle)