venerdì 15 agosto 2014

Conte, Italia. Una corrispondenza austro-sportiva


Obereggen - Insomma tocca ancora una volta alla Juventus risolvere i problemi della Nazionale. Comporta responsabilità, il destino di essere privilegiati. Pensavo a questo passeggiando e ridendo per Nova Levante, di solito preferisco Nova Ponente, ma quando sei al quinto giorno di pioggia in montagna si è portati a soluzione alternative, tradire il ponente per il levante, qui la popolazione sportiva si distingue tra simpatizzanti del Bayern Monaco e/o della Germania Ovest, con qualche rara spruzzata di Schalke 04, mi sono sempre chiesto come mai nessuno parteggi per l'Austria Vienna e/o l'Austria in generale, con qualche spruzzata di Rapid Vienna. Io invece solidarizzo con il Borussia Dortmund ma senza esagerare, ogni anno perdiamo il giocatore migliore ma restiamo competitivi, in Inghilterra invece sono dell'Arsenal, in Spagna del Barcellona, in Francia del Marsiglia, in Argentina del Boca. Lo fate mai questo gioco? In ogni il calcio italiano qui in Sudtirol è un riflesso, mi sento un fortunato corrispondente all'estero che osserva con sconfortato stupore l'elezione di Carlo Tavecchio a presidente della FIGC. Vince il settantunenne candidato-banana di Galliani, Lotito, Preziosi, De Laurentis. Della maggioranza. Mi sa che io, anche in una società migliore di questa, mi troverò sempre d'accordo con una minoranza. Tavecchio si mette immediatamente in contatto con il migliore allenatore italiano in circolazione per proporgli la panchina della Nazionale, all'improvviso Antonio Conte diventa il preferito di quasi tutti i giornalisti, di quasi tutti i tifosi (certo qualche caso clinico resiste). Separato dalla Juventus le sue innegabili qualità vengono apprezzate con distacco, certe forme d'odio tipicamente anti-juventine (così stucchevoli, così prevedibili) del tifoso medio italiano di colpo scompaiono. Sarà che è la vigilia di Ferragosto, sono tutti più buoni, ma si pensa all'interesse generale, scegliere il più bravo per ricostruire un movimento non così a pezzi come sembra, basta un pallone che entra in rete invece di prendere il palo per far cambiare valutazione e giudizi a milioni di persone. Domani (oggi per chi legge) partiranno i coccodrilli elogiativi del mister salentino, ma non è morto Antonio, probabilmente anche Pinci & Mensurati su Repubblica eviteranno di estrarre dal cilindro il famoso computer portatile sequestrato a Conte due anni fa che, una volta aperto, "avrebbe potuto svelare alcuni segreti del calcioscommesse". Quale computer? Quali scommesse? Tutto dimenticato. Beppe Severgnini magari ci regalerà un corsivo dei suoi, arrogante nella sua banalità, con o senza interismi. Che sollievo sostare in Alto Adige, la sconfitta del Bayern Monaco in Supercup per colpa dell'Uomo Ragno Aubameyamg che fino a qualche anno fa si arrampicava giovane e ignorato sulle pareti di Milanello è stata assorbita senza particolari patemi, ha vinto ancora Jurgen Klopp, comunque nazioni più civili hanno già cominciato a giocare campionati o coppe, non si lascia un popolo senza calcio che conta fino al 31 agosto, penso passeggiando per Nova Levante, di solito preferisco Nova Ponente. Conte farà bene perché è bravo, perché ha vinto tre scudetti consecutivi il primo senza perdere mai il terzo totalizzando 102 punti. Del resto il girone di qualificazione agli Europei l'avrebbe passato anche Zaccheroni, vedremo alla fase finale, un caro saluto a tutti da Obereggen.