- Quante volte ti ho
detto di non portare libri pesanti nello zaino quando andiamo a fare le
passeggiate in montagna?
mi ha detto
Ronaldo mentre camminavamo insieme nel bosco che porta alla malga Stadlalm
Geiger, girando a sinistra lungo il sentiero invece che proseguire per il lago
dell'arcobaleno di Carezza, stupendo, ma troppo frequentato.
- Ma Cris, è
la nuova edizione di uno dei miei libri di riferimento. E poi scusa non eri tu
che ti mettevi i pesi nelle calze per allenarti più duramente degli
altri?
- Ero io, ma
adesso non cambiare discorso.
Così
chiacchierando, abbiamo smarrito la via principale e ci siamo trovati sperduti
sotto gli abeti. Dieci minuti di latente nervosismo, quindi una casetta.
Davanti alla porta, un uomo con la barba nera e gli occhi chiari:
- Benvenuti,
sono Henry David Thoreau. E ho problemi di connessione. Ma tu sei...
- Cristiano
Ronaldo, piacere.
- Allora tu
che puoi tutto, sapresti aiutarmi? Qui nel bosco ricevere un buon segnale per
guardare le partite è sempre un problema.
Ronaldo si è
messo al lavoro, e in mezz'ora ha risolto il disagio tecnico. Io ho estratto
dallo zaino la mia copia di Walden, e me la sono fatta autografare da Thoreau.
Per festeggiare poi con Henry David abbiamo bevuto un bicchiere di Gewürztraminer del Südtirol, e mentre la nostra ebbrezza filosofica saliva, Ronaldo ha chiuso Walden
(ovvero vita nei boschi) e
guardandoci negli occhi ha recitato:
- Vi dirò,
molte persone vanno a pescare tutta la loro vita, senza sapere che non è il
pesce quello che stanno cercando.