domenica 26 agosto 2018

Ieri Ronaldo ha detto che: case d'altri e cimiteri (20)


- Siamo solo dei flâneur,
ha detto ieri Ronaldo al rientro da una passeggiata in quella città di cui non ricordo il nome, nel corso della quale avevamo osservato stupiti una casa che dava direttamente su un cimitero. Il quartiere era bello, prati e alberi non mancavano, c'erano la fermata della metropolitana, i supermercati e i negozi. Però quella casa, non brutta, aveva come paesaggio il cimitero.
- Pensa un po' -
mi ha detto Cristiano
- ti alzi al mattino e vedi il cimitero. Vai a dormire la sera e vedi il cimitero. Senza contare che: ti baci con una ragazza sul balcone e osservate insieme il cimitero. Stai guardando una partita della Juventus, segna Ronaldo e magari vai a esultare pacatamente alla finestra e vedi cosa?
- Il cimitero?
- Esatto. Questo da un lato senza dubbio deprime. Ma dall'altro rende consapevoli di come tutto sia passeggero e fuggevole, direi quasi  magico e senza tempo. Rifletti poi sulla mia situazione particolare: se io vivessi in quella casa, potrei baciare Georgina sul balcone osservando insieme il cimitero, ma non potrei mai correre alla finestra per esultare pacatamente dopo un gol di Cristiano, perché sono io stesso Cristiano. A meno di non guardare l'evento in differita, un po' come fai tu considerato che non ti sei ancora deciso tra Sky, Now Tv o Dazn e sopravvivi al momento solo con Juventus Tv. Per quanto ce la farai a non guardare le partite mentre avvengono realmente? E ora capisci la mia complessità, la sublime molteplicità di essere Cristiano?
- Direi di sì Ronaldo. Il tuo mistero abita in quelle mura di fronte al cimitero, per certi versi simili alle pareti che sostengono Casa d'altri, di Silvio D'Arzo, definito da Eugenio Montale il "racconto perfetto". E in fondo anche tu Cristiano, non sei forse un poeta?
- Grazie, ma non esagerare. I veri artisti sono altri.