Che sarebbe stata una settimana di cambiamenti
avrei dovuto capirlo fin da lunedì. In libreria ci hanno fatto dividere il
reparto di Psicologia in due: da una parte la Generale, dall'altra la
Professionale. Scelta condivisibile, cosa c'entrano Andreoli o Alberoni con
Freud? E Crepet con Jung? Titoli come Fallo
felice oppure Fai uscire la stronza
che c'è in te, che avevano a che
fare con Lacan o anche con Hillman o Sacks? Falli
soffrire certo, ma anche Fossi figa
sarei una stronza oppure Tu lo fai
girar. La verità sugli uomini, a vantaggio delle donne, o ancora Falli soffrire 2.0 Gli uomini preferiscono
le stronze ecco li abbiamo separati da L'interpretazione
dei sogni, o da Ricordi, sogni,
riflessioni. Così ognuno guarda e cerca dove vuole.
Nell'atto di spostare la Psicologia, ho pensato
alla Narrativa. Perché non dividere anche quella? Da una parte la Generale,
dall'altra la Professionale. Tanto ogni settimana esce il romanzo del giovane
scrittore uguale a quello della settimana precedente, meglio se prefabbricato
nella scuola di scrittura, l'autore di stavolta per mantenersi e pagare la
retta faceva il pompiere, aiuto il fuoco!, ma che titolo e copertina orrendi,
la solita di copertina seriale, che io più passa il tempo più mi chiedo come ho
fatto a diventare un mezzo scrittore che non ho mai frequentato nessuna scuola
di scrittura, deve trattarsi di un miracolo. Comunque domani allora lo
propongo: da un lato la Narrativa Generale, i nomi li sappiamo non mancano mai:
dalla conduttrice televisiva al giovane professore, dallo scrittore impegnato
eppure non lavorante e giramondo pagato non si sa da chi, allo scrivente
mantenuto a galla dal fuoco di recensioni incrociate unite dal fatto di essere
sempre amiche, Mi piace questo elemento
e siamo tutti Amici. Dall'altra la
Narrativa Professionale allora mettiamo ad esempio Berto, Bianciardi, Busi ecc.
Mi pare una buona idea, pulizia della confusione, ma già immagino le pressioni
delle Case Editrici più importanti: "Su questo romanzo abbiamo puntato,
venduti i diritti per la traduzione in diciotto paesi, lei ha sedici anni ma è
molto brava e unisce l'utile al dilettevole, su Twitter la seguono già seimila
persone e non solo perché la fotografia del profilo corrisponde alle sue
mutandine, e allora dovete metterla nella Professionale tra Hamsun e Hrabal".
Vedremo, nel frattempo la sfida tra ottuagenari
per la Presidenza della Repubblica impazzava: Mattarella contro Franco Marini contro
Rodotà contro...vince chi promette di arrivare vivo a fine mandato. Pigi
Bersani confermava la sua qualità di genio al contrario, sublime nel
trasformare ogni cosa toccata o proposta in cacca oppure in sconfitta. Ma il Nuovo Circo Bersani offriva pure lati
positivi: dopo i ripetuti patatrac si dimetteva Rosy Bindi, poi lo stesso
Bersani, solo la baffuta e rauca Finocchiaro resisteva come legata alla sua
poltrona. Intanto spuntava anche la candidatura Oriali per il Quirinale, come a
suggellare una convergenza comportamentale tra F.C. Internazionale e PD, ma il
vecchio Lele era già sotto contratto con Mediaset. Allora ci si accordava su
Prodi, l'interessato si schermiva e partiva per il Mali, quindi ringraziava
Bersani per la proposta, era fatta, ma in 101 facevano pernacchie al segretario
circense e allora Romano si faceva furia, qualcuno doveva pagare per avergli fatto
fare tale figuraccia perciò Bersani si dimetteva, mentre il Mortadella restava
in Africa al posto di Veltroni. Infine, quando il pur ottantenne Rodotà pareva
essere la scelta più saggia, PD e PDL siglavano il loro pietoso accordo
implorando l'ottantottenne Napolitano di accettare un nuovo incarico, e il
Presidente uscente diventava entrante dopo aver passato settimane a garantire
la sua indisponibilità, preoccupato forse dal fatto di terminare il suo
rinnovato lavoro di Capo dello Stato (salvo ulteriori richieste) a 95 anni.
Ecco, sono tutte cose assurde e vere accadute in Italia
prima che la settimana diventasse domenica ma provate voi a riassumerle e a
renderle credibili per un bambino di soli 15 mesi che infatti mi ha risposto:
"Papà, ma dai. Raccontami piuttosto che
questa settimana avresti comprato altri tre libri: Franco Brevini L'invenzione della natura selvaggia,
John Mack Storia del mare, John
Carroll L'enigma Gesù. Ma soprattutto
che quando sabato al lavoro hai scoperto che a fine mese uscirà la biografia di
Andrea Pirlo ti sei scoperto contento ma anche leggermente dispiaciuto, perché
lo so che avresti voluto scriverla tu. Ti avrei creduto di più".