Milano - Allora le cose stanno così, il mattino successivo alla prima
notte trascorsa in pianura dopo tre settimane in montagna ho pensato che sono
troppe tre settimane in montagna, specie se su venti giorni sedici sono di
nuvole o pioggia. Può capitare. Se non fosse stato per Jim Thompson mi sarei
potuto anche annoiare, voi direte chi è Jim Thompson, un adorabile disperato scoperto
grazie a Marco Peano per quanto mi riguarda, voi direte chi è Marco Peano. Un uomo da niente e Pop. 1280, quest’ultimo recentemente ristampato da Einaudi
purtroppo con il titolo Colpo di spugna,
scelto dal regista Bertrand Tavernier nel 1981 per la trasposizione
cinematografica. Ho passato l’agosto insomma con Clinton Brown (giornalista del
Courier di Pacific City autore della nota
rubrica A passeggio con Clinton Brown)
e con Nick Corey (sceriffo della contea di Potts, angolo del Texas dimenticato
da Dio, 1280 anime in tutto compresi i neri). E sono uno scrittore talmente
originale e metodico che in previsione di un’eventuale rubrica forse
settimanale su Quasi Rete ho pensato
ecco cosa potrei fare, scrivere A
passeggio con il campionato, almeno per dare una giustificazione razionale
alla mia coscienza quando mi chiede perché passo così tanto tempo intorno al
pallone. Perché è bello, direbbe mio figlio Pietro che ieri uscendo palla al
piede dalla cucina ha esclamato con fare convinto:
“Ecco Arturo Vidal che esce dalla cucina!”
Sono soddisfazioni spazio-temporali non frutto del caso, da venti minuti giochiamo a calcio in corridoio gridando:
"Io sono Vidal!"
"Io sono Tevez!"
ma soprattutto:
"Io sono Marchisio!"
che a sorpresa per Pietro diventa:
"Io sono Mirtillo!"
Nella speranza che Arturo Vidal Pietro non fosse diretto dalla cucina verso Manchester. O forse sì. Poi lunedì mi sono ricordato che Julio Cortazar martedì avrebbe compiuto cento anni. Al lavoro in libreria è arrivata una signora che mi ha chiesto se esistevano biglietti d’auguri per persone che fanno cento anni. Le ho detto Ah, come Julio Cortazar! Ma lei non ha risposto niente e anzi mi ha guardato male. Suo padre non era Julio Cortazar. Non abbiamo comunque biglietti d’auguri specifici per chi compie cento anni. Giovedì però l’editore Fazi ricorderà l’anniversario dell’autore argentino con una pubblicazione inedita in Italia: A passeggio con John Keats. Mi sono sfregato le mani e ho pensato mannaggia, sono davvero uno scrittore originale, A passeggio con il campionato.
"Io sono Vidal!"
"Io sono Tevez!"
ma soprattutto:
"Io sono Marchisio!"
che a sorpresa per Pietro diventa:
"Io sono Mirtillo!"
Nella speranza che Arturo Vidal Pietro non fosse diretto dalla cucina verso Manchester. O forse sì. Poi lunedì mi sono ricordato che Julio Cortazar martedì avrebbe compiuto cento anni. Al lavoro in libreria è arrivata una signora che mi ha chiesto se esistevano biglietti d’auguri per persone che fanno cento anni. Le ho detto Ah, come Julio Cortazar! Ma lei non ha risposto niente e anzi mi ha guardato male. Suo padre non era Julio Cortazar. Non abbiamo comunque biglietti d’auguri specifici per chi compie cento anni. Giovedì però l’editore Fazi ricorderà l’anniversario dell’autore argentino con una pubblicazione inedita in Italia: A passeggio con John Keats. Mi sono sfregato le mani e ho pensato mannaggia, sono davvero uno scrittore originale, A passeggio con il campionato.
E se lo scudetto lo vincesse la Roma? Seguita nel pronostico da
Juventus, Inter, Napoli, Fiorentina, Milan e Lazio. A meno che alla squadra di Allegri
(per chi avesse perso qualche puntata, Massimiliano Allegri adesso allena la
Juventus) non si aggiunga sul serio il colombiano Radamel Falcao, detto El
Tigre, che da solo potrebbe spostare gli equilibri, come amano affermare certi navigati giornalisti sportivi. Ma è molto difficile, lo ripete da trenta giorni la maggioranza
dei quotidiani. Molto difficile, ma non impossibile, e tutti sembrano aspettare
la fine del calciomercato per poi dire era evidente che fosse impossibile, non
molto difficile. Due ottimi romanzi comunque quelli di Jim Thompson, Un uomo da niente e Pop. 1280, i migliori che ho letto in questa estate del 1954, e del
1964.