Sono diventato campione d’Italia
appena dopo la curva di Bergamo, non che prima non lo fossi, ero già campione prima
di girare, ma ho fatto la curva in autostrada e il radiocronista ha detto è finita, la Juventus è campione d’Italia
per la seconda volta consecutiva, la Juventus conquista il suo ventinovesimo
scudetto, e io ho pensato ma senti ‘sto scemo probabilmente assunto per
raccomandazione, lui ha detto non sono
stato assunto per raccomandazione, ecco
però è comparso al centro del campo un enorme scudetto con scritto dentro 31, questa
storia non finirà mai, io gli ho detto ma certo che non finirà mai, fino a
quando continuerete a parlarne, un’analisi tecnica vuoi farmela? Hai mai giocato
una partita di pallone giornalettaio dai ragionamenti semplici e più comodi? Ti
sei mai informato leggendo altro rispetto ai quotidiani dove lavorano padri di giornalisti,
figli di giornalisti, nipoti di giornalisti che preparano il terreno in
redazione per l’arrivo di altri parenti pronti a scrivere articoli che
leggeranno e commenteranno solo loro, come ad un pranzo tipografico di natale
ripetuto tutti i giorni?
Comunque ero dopo la curva di
Bergamo, guidando ho annunciato a Marta e a Pietro sul sedile posteriore: “Sentito?
Siamo campioni d’Italia…” Marta ha detto di già? Quindi le ultime partite non
le giocano? Pietro ha detto Deddede, Io
sì come l’anno scorso, no le ultime partite le giocano lo stesso, se le
vinciamo tutte facciamo 92 punti e sarebbe un altro piacevole record, Deddede, Marta ha detto allora arriva
Ibrahimovic cosa ne pensi?, talvolta mi sorprende, il giorno precedente sapeva
tutto della conferenza stampa in cui Conte aveva chiesto rinforzi per
proseguire il suo magnifico lavoro, Io tornando a Ibrahimovic è difficile ma se
viene mi fa piacere, non è bello vendere i giocatori il giorno che hanno vinto
il campionato ma cediamo Vucinic al Manchester United e prendiamo Ibrahimovic,
il nodo non è il costo del cartellino ma l’ingaggio, 14 milioni di euro all’anno, e pensare
che noi dal 10 giugno saremo in contratto di solidarietà, lei mi ha detto ma
non può abbassarselo l’ingaggio? Io le ho detto stiamo lavorando su questo ma
non è facile, si tratta di spalmare, come forse sai la mia rosa di attaccanti
per la Juventus del prossimo anno sarebbe Ibrahimovic, Llorente, Higuain, Vucinic
e Quagliarella. Ma Vucinic non hai detto che lo vendi? Infatti, ma speravo non
te ne accorgessi confondendolo con Zlatan in virtù del simil cognome, allora diciamo
che lo sacrifico per Ibrahimovic perché lo svedese è un Vucinic che fa anche
trenta goal a stagione, in caso togliamo Mirko dalla nostra rosa e pensiamo a qualcun
altro, quel Beltrame che gioca nella squadra Primavera non mi dispiace, ma
meglio prestarlo, allora facciamo Diamanti che calcia bene punizioni e angoli.
Dopo la curva la strada è tornata
diritta, al mattino mi ero svegliato alle cinque, in piedi per in piedi avevo deciso
di correggere per la penultima volta gli ultimi due capitoli del mio romanzetto
in uscita a settembre, ma pensavo pure al fastidio che da tempo provo per certi
scrittori campioni di Tweet relativi al loro libro in uscita, al loro libro
presentato con, al loro libro recensito da, nauseante, capisco una volta ma
dieci al giorno, smettetela e non rompete le balle alla gente, contenete il
vostro ego non provate un minimo di vergogna? Finirà anche l’era dell’autopromozione
internautica, finirà la moda sedentaria dei viaggi immaginari e delle
masturbazioni, ho sonno guido e sono campione d’Italia, ma vorrei solamente
dormire, l’altra notte ho sognato una guerra civile tra italiani, tiravano
fuori vecchi cavalli dai garage, galoppavano davanti alle gelaterie e c’era un
grande caos lungo le strade, Pier Paolo Pasolini sulla spiaggia ricordava a tutti io ve l’avevo
detto: “Il vero fascismo è questo potere della civiltà dei consumi che sta
distruggendo l’Italia, e questa cosa è avvenuta talmente rapidamente che in
fondo non ce ne siamo resi conto, è avvenuta in questi ultimi dieci anni, è
stato una specie di incubo in cui abbiamo visto l’Italia intorno a noi sparire,
e adesso risvegliandoci forse da quest’incubo e guardandoci intorno ci accorgiamo
che non c’è più niente da fare”. L’altra notte ho sognato una sana guerra
civile, ma poi mi sono svegliato erano le cinque del mattino e invece non erano
stati gli italiani a tirare fuori i cavalli dai garage ma viceversa.