venerdì 11 giugno 2010

La Coppa del mondo e i suoi oggetti di culto

Ieri alla Libreria dello Sport di Milano mi è capitato di presentare un libro sui Mondiali. Un libro che sospende il tempo, mica roba da poco. Un modo per immergersi in un non-luogo fatto di tante nazioni, quelle che hanno ospitato le diciotto edizioni dei campionati del mondo, dall’Uruguay del 1930 alla Germania del 2006. Un modo per viaggiare nella storia di uno sport meraviglioso, indossando le scarpe rovinate di Josè Nasazzi, capitano della prima Celeste campione del mondo, e la maglietta arancione con il numero 14 di Johann Cruijff. Oggi che iniziano i Mondiali, mi va di consigliare a tutti questo libro, di Gino Cervi e Antonio Gurrado.